La copertina di questo libro mi ha subito colpita.
Ricordo di averlo acquistato al Salone del Libro di Torino a maggio 2018 e di averlo divorato durante il viaggio di ritorno.
Un libro piccolo piccolo, ma che custodisco davvero come un tesoro.
Struttura
Per presentare uno dei protagonisti principali, Wells ricorre all’utilizzo di un suo antenato. Così, per tre pagine, conosciamo prima un avo che il personaggio stesso. Sono simili. L’antenato se ne va e lascia il posto a un nuovo personaggio. Vicini per caratteristiche, ma lontani nel tempo. Anche da questo dettaglio strutturale e narrativo si deduce il pensiero di Wells sull’evoluzione umana.
Profezia
In “Storia dei giorni futuri” troviamo inquietanti accenni alla nostra realtà: apparenza, corsa all’affermazione sociale, gioco d’azzardo, disparità e dibattiti su evoluzione e morte.
“Quindi?”, potresti domandarti.
La prima pubblicazione di “Storia dei giorni futuri” è del 1897.
Civiltà
Impossibile vivere fuori dalla civiltà, ma anche aderirvi totalmente.
Un tema, questo, che ha animato il dibattito filosofico secoli fa e che ancora oggi non trova la formula adatta per riscattare un giusto equilibrio.
E tu preferiresti vivere lontano dalla civiltà e dalla società mantenendo una tua identità oppure rinunciare a tutto te stesso per confonderti con il fluire liquido del mondo?
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