L’ospite della domenica – Davide Grillo

Intervista all’autore di “Gemini II – Aria (Libro 1 di 2)”, Davide Grillo


Ho lasciato andare i personaggi per la loro strade e ho lasciato che fossero loro a guidare la storia

Davide Grillo

“Gemini II – Aria”, libro 1 di 2. Autore: Davide Grillo. Copertina e illustrazioni interne: Emiliano Billai

Credo che sentiremo parlare ancora di “Gemini II”. Un’opera, quella di Davide Grillo, in grado di intrecciare generi diversi, sempre restando aderente alla coerenza della storia e alle voci dei personaggi.

Abbiamo già conosciuto La Piccola Volante, la casa editrice che ha pubblicato questo titolo, in questa rubrica. La Piccola Volante ha anche lanciato una campagna su Produzioni dal Basso: ve ne parlo qui e qui trovare il link per dare il vostro contributo.

Oggi il nostro ospite della domenica è Davide Grillo, autore di “Gemini II – Aria”, il libro uno dei due previsti. L’illustrazione di copertina e quelle all’interno del volume sono di Emiliano Billai.

Chi è Davide Grillo? Nato a Torino verso la fine del secolo scorso, Davide Grillo cresce circondato dalla fantascienza partecipando fin dall’infanzia ad incontri e convention di appassionati accompagnato dallo zio scrittore e curatore.

Spinto dalla sua passione per il volo e lo spazio studia ingegneria aerospaziale alternando le ore sui libri con la pratica del judo.

Da qualche anno si è trasferito nel paese dove macchine a vapore e zeppelin sono nati, qui scrive, disegna e modifica aerei lasciandosi affascinare dagli antichi insediamenti industriali in acciaio e mattoni rossi.


Ciao Davide, grazie per aver accettato il mio invito. Oggi siamo qui per un viaggio insolito, con un mezzo insolito. Sappiamo che La Piccola Volante seleziona storie attraverso i giochi del loro laboratorio di scrittura. Giochi gratuiti, divertenti e stimolanti, mai banali. Ci porti indietro nel tempo e ci racconti com’è nata l’idea di sviluppare “Gemini II”?

Gemini II è iniziato per gioco, La Piccola Volante propose questa sfida intitolata “Zeppeling World” e mi dissi: “macchine volanti? Non posso non partecipare”. In quel periodo ero stato a San Diego per lavoro, dove avevo visitato la USS Midway, una portaerei in disuso trasformata in museo galleggiante. Una portaerei è un mondo affascinante, una città in grado di navigare, a bordo c’è tutto, dalle catapulte e gli hangar per gli aerei ai piccoli negozi e luoghi per il tempo libero dell’equipaggio. Inoltre avevo da poco finito di guardare Battlestar Galactica, la serie del 2004. Così mi venne l’idea di una portaerei volante, una sorta di Battlestar a vapore.


Ho cercato di rappresentare così i personaggi, sempre in bilico dal cadere o dal redimersi. Ognuno segue il suo scopo, anche a scapito degli altri. Ognuno si sente nel giusto, a modo suo, per questo ho tentato di far provare al lettore una forma di empatia anche per i personaggi negativi, mi piace l’idea che il lettore si affezioni anche al cattivo di turno

Davide Grillo

Una delle particolarità di “Gemini II” è che l’incasellamento in una categoria di genere oltre che riduttivo è impossibile. Abbiamo il distopico di un mondo che non offre più niente ed è coperto di ruggine, e di un morbo che consuma le carni; abbiamo lo steampunk delle protesi meccaniche e dello zeppelin; abbiamo anche l’avventura del giovane Martin, che abbandona la sicurezza per iniziare la sua ricerca. Vorrei chiederti, Davide, che rapporto hai con questi generi e come sei riuscito a intrecciarli in “Gemini II”. Se hai altri elementi da aggiungere, siamo qui per scoprirli.

Gemini II è essenzialmente steampunk, in parte ucronico, svolgendosi in un futuro in cui il motore a scoppio non è mai stato inventato così come l’elettricità, e in quanto tale fa parte del grande filone della fantascienza, mia grande passione, passione trasmessami da mio zio che è stato autore, curatore, editore, ma soprattutto grande appassionato del genere. Ho cercato di restare il più verosimile possibile, limitando al minimo gli elementi fantasy, che comunque hanno anche in parte contaminato la storia.


Credo che l’ambientazione di “Gemini II” sia davvero affascinante. Essendo io vittima di un’attrazione particolare per i distopici, ammetto che è l’elemento che mi ha colpita dal primo momento. Puoi portarci dietro le quinte e raccontarci come hai lavorato e costruito l’ambientazione?

In realtà non ho seguito un vero e proprio metodo, mi sono fatto più che altro trasportare dall’immaginazione. Avevo chiare in testa le immagini di questi due mondi divisi, quello sopra le nuvole e quello sotto la coltre grigia, il resto è venuto fuori in modo abbastanza naturale. Poi la Germania, dove vivo, è una continua fonte di inspirazione, basta entrare in una stazione ferroviaria, passare sopra un ponte in ferro, fare un viaggio su un treno a vapore, e le idee vengono da sole.


La cappa di ruggine sta coprendo e ammorbando ogni essere vivente sulla terraferma; alcuni alzano bandiera bianca, altri invece cercano un’altra possibilità: la possibilità, appunto, di salvarsi andando oltre quella cappa. Una sorta di richiamo dell’aria che mi sembra vada oltre la semplice possibilità di salvezza e che richiama anche il sottotitolo di questo primo volume. Quanto sono state decisive la tua formazione professionale e la passione per il volo in questo caso?

Molto, direi, infatti la storia è piena di aerei e macchine volanti di ogni sorta. Fin dai tempi dell’università sono affascinato dagli aerei, in particolare da quelli costruiti a cavallo della seconda guerra mondiale, quando l’aviazione si è sviluppata e gli aerei, da trabiccoli capaci quasi per miracolo di volare, hanno preso la forma che conosciamo oggi. Lo stachel, ad esempio, si inspira Macchi-Castoldi M.C.72 che, col suo doppio motore in tandem e le sue eliche coassiali controrotanti, detiene dal 1934 il record mondiale di velocita per idrovolanti.


“Gemini II – Aria”, libro 1 di 2. Autore: Davide Grillo. Copertina e illustrazioni interne: Emiliano Billai

Il mondo di sotto è piegato da un terribile morbo che, abbiamo già detto, consuma le carni. Per questo motivo si rendono necessarie protesi meccaniche. I cittadini hanno libero accesso a questa opportunità? Oppure come spesso accade è più difficile di quanto si possa pensare?

In un mondo dominato dall’anarchia, chi ha i soldi ha accesso ad ogni cosa e chi non ha i soldi ruba e saccheggia per averli. Anche in questo il mondo di sotto si distingue dal mondo ordinato e regolato del Gemini.


“Gemini II – Aria”, libro 1 di 2. Autore: Davide Grillo. Copertina e illustrazioni interne: Emiliano Billai

Sembrerebbe davvero impossibile che due mondi così possano entrare in contatto tra loro. Invece succede. Che cosa ci puoi anticipare a riguardo?

In realtà sono due mondi destinati ad incontrarsi, da un lato sul Gemini hanno bisogno di risorse che si trovano solo sulla terra, dall’altra parte chi vive sotto la coltre di nuvole sogna liberà, riscatto, vendetta.


La vita nello zeppelin è in apparenza una vita sicura e ricca, ma è anche un privilegio per pochi. Hai provato rabbia quando quest’aspetto della storia ti si è presentato?

Rabbia non direi. In fondo è così che funziona il mondo, ci sono vincitori e vinti, privilegiati a emarginati e il bene o il male non stanno mai tutti dalla stessa parte. Ho cercato di rappresentare così i personaggi, sempre in bilico dal cadere o dal redimersi. Ognuno segue il suo scopo, anche a scapito degli altri. Ognuno si sente nel giusto, a modo suo, per questo ho tentato di far provare al lettore una forma di empatia anche per i personaggi negativi, mi piace l’idea che il lettore si affezioni anche al cattivo di turno.


C’è a un certo punto della storia un elemento di rottura: Martin, un giovane, decide di abbandonare la vita nello zeppelin (e tutti i privilegi che ne derivano) per partire alla ricerca di qualcuno di molto prezioso. Qual è lo stato d’animo che spinge Martin a prendere questa decisione?

In realtà Martin ci si trova quasi per caso sullo Stachel che lo porterà nel mondo di sotto, all’inizio ha paura, è terrorizzato come lo sarebbe un ragazzo di dodici anni così lontano da casa, ma poi, con un briciolo di ingenuità a di avventatezza, decide di seguire una strada che lo porterà ancora più lontano.


La Germania, dove vivo, è una continua fonte di inspirazione, basta entrare in una stazione ferroviaria, passare sopra un ponte in ferro, fare un viaggio su un treno a vapore, e le idee vengono da sole.

Davide Grillo

Davide, se tu potessi dare un consiglio al giovane Martin nel momento in cui sceglie di partire, che cosa gli diresti? E tu come ti saresti comportato al suo posto?

Martin ha coraggio, determinazione, sicuramente anche un briciolo di fortuna, non penso abbia bisogno dei miei consigli, non credo che al suo posto me la sarei cavata.


“Gemini II – Aria”, libro 1 di 2. Autore: Davide Grillo. Copertina e illustrazioni interne: Emiliano Billai

“Gemini II – Aria” è in realtà il primo volume di questo progetto che, tra l’altro, è illustrato da Emiliano Billai. Che cosa puoi anticiparci sul secondo libro? Siete già a lavoro?

Penso che arriverà presto.


Facciamo un passo indietro, Davide. Ci porti dentro il processo creativo di questa storia? Hai una routine di scrittura?

Non ho una vera e propria routine, anzi. Da un lato la mia professione mi porterebbe a progettare tutto fino ai minimi dettagli, dall’altro di fronte alla pagina bianca mi lasci trascinare dall’istinto e dal flusso della storia. E poi sono fondamentalmente pigro, quindi preparare schede dei personaggi e cose così non è nella mia indole. Comunque un foglio Excel con le linee narrative a le sequenze temporali l’ho preparato comunque, altrimenti mi sarei perso.

Poi è stato fondamentale lo scambio di schizzi di macchine volanti e di idee con Emiliano, lui è un portento!


Sono due mondi destinati ad incontrarsi, da un lato sul Gemini hanno bisogno di risorse che si trovano solo sulla terra, dall’altra parte chi vive sotto la coltre di nuvole sogna liberà, riscatto, vendetta.

Davide Grillo

C’è un personaggio di “Gemini II” a cui sei particolarmente legato? Perché?

E come chiedermi a quale figlio voglio più bene (per fortuna ho una figlia sola, i personaggi invece sono tanti). Se proprio devo sceglierne uno, tralasciando i personaggi principali, direi Lil☽lith (una particolarità dei nomi degli abitanti della superfice è che contengono un simbolo alchemico che ne definisce lo stato sociale). All’inizio non le avevo dato peso, non aveva neanche un nome, ma poi è prepotentemente venuta in superficie, come se mi avesse chiamato e chiesto di parlare di lei.

Lil☽lith è figlia e vittima delle circostanze, avrebbe potuto essere diversa, prendere un’altra strada, e invece…


L’autore si fa piccolo: diventa spettatore, registra la storia che si srotola davanti ai suoi occhi senza giudicare quello che richiede. Quanto è difficile, secondo te, lasciare da parte la propria visione delle cose per non influenzare il flusso della storia e dei suoi personaggi?

Per me non è stato difficile, anzi, ho lasciato andare i personaggi per la loro strade e ho lasciato che fossero loro a guidare la storia. Sicuramente sono più bravi di me.

Ciò che per me è difficile è separarmi dai miei personaggi, anche se a volte è inevitabile, insomma, non sono George Martin.


“Gemini II – Aria”, libro 1 di 2. Autore: Davide Grillo. Copertina e illustrazioni interne: Emiliano Billai

Da un lato la mia professione mi porterebbe a progettare tutto fino ai minimi dettagli, dall’altro di fronte alla pagina bianca mi lasci trascinare dall’istinto e dal flusso della storia

Davide Grillo

Se tu dovessi descrivere “Gemini II” con tre parole, quali useresti?

Questa è facile (no, non sono queste le tre parole): Vapore, Ruggine e Polvere.


Che sottofondo musicale pensi sia adatto a questa lettura? Se vuoi, puoi anche aggiungere una situazione.

Ho scritto alcune pagine ascoltando in cuffia roba tipo “Industrial Metal”, ma come colonna sonora sceglierei senza dubbio “Seemann” suonata dagli Apocalyptica con la voce di Nina Hagen.


Ti pongo un’ultima domanda: che consiglio ti sentiresti di dare a un giovane autore che vuole provare a scrivere una storia che gli frulla nella testa?

Leggi, leggi tanto, un po’ di tutto, ma soprattutto ciò che ti piace, e scrivi le storie che ti piacerebbe leggere e osserva tutto ciò che ti circonda, soprattutto le persone, anche un piccolo dettaglio può, a volte, essere fonte di ispirazione.

Forse se fossi uno scrittore saprei anche dare qualche consiglio più pratico, ma l’unica cosa che posso dire è, parafrasando Edison, la scrittura è 1% inspirazione e 99% espirazione, insomma, per scrivere un romanzo bisogna sudare.


Scrivi le storie che ti piacerebbe leggere e osserva tutto ciò che ti circonda, soprattutto le persone, anche un piccolo dettaglio può, a volte, essere fonte di ispirazione.

Davide Grillo

Ringraziamo Davide Grillo per essere stato con noi e averci portato nel mondo di “Gemini II”.



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