“Imparare a cadere”, Angelo Battagli

Ci sono pagine in grado di toglierti il fiato. Hanno qualcosa di profondo, come fossero uno scrigno pieno di tesori. E tu cerchi, cerchi di scavare ancora di più, mentre tra le dita scivolano perle, gemme preziose. Un tesoro dopo l’altro, un suono dopo l’altro: lo scrigno è colmo, il libro è perfetto.
Angelo Battagli usa in maniera egregia il dono della parola. E quando scrivo queste parole, credetemi, so che cosa sto dicendo. Non una sbavatura. Un linguaggio preciso e funzionale, ma mai arido. Ogni volta che mi imbatto in una pagina scritta da questo autore, vedo immagini, vivo storie, avverto emozioni. E questa non è cosa che chiunque riesca a suscitare nel lettore.
Oggi ascolteremo insieme un estratto tratto da “Imparare a cadere” di Angelo Battagli. Sarà proprio l’autore a leggere ad alta voce, per noi, una pagina del suo libro.
Difficile commentare questo passaggio e questa lettura così potente. Arriva dritta dove dovrebbe arrivare. L’impatto non lascia indifferenti.
Una cosa, però, posso anticiparvela: presto, molto presto, a inizio settembre, Angelo Battagli tornerà su questo blog e risponderà ad alcune domande sui suoi libri e sul suo rapporto con la scrittura. Non perdetevelo.
Buon ascolto… e buona lettura!
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