
“Fuori ora!” segnala oggi un saggio molto interessante su una delle figure più misteriose e più controverse della storia di folklore, cinema e letteratura: il vampiro. “Il vampiro e i suoi simboli: viaggio da Dracula di Stoker al vampiro ultramoderno” di Francesca Erriu di Tucci, disponibile in formato ebook e cartaceo (con copertina rigida e con copertina morbida) saprà condurvi in questo mondo e darvi molte risposte.
Se vi interessa approfondire le opere di Francesca Erriu di Tucci, vi consiglio di recuperare le due segnalazioni speciali che trovate qui e qui.
Quarta di copertina di “Il vampiro e i suoi simboli: Viaggio da Dracula di Stoker al vampiro ultramoderno”
A più di 100 anni dalla sua nascita ad opera dell’irlandese Abraham (Bram) Stoker, il conte Dracula, da buon revenant, sembra essere risorto a nuova vita e pronunciare il suo nome scatena tuttora paure e sensazioni. Il suo fascino deriva probabilmente dal suo carattere antico ed ancestrale, se è vero che per il pubblico odierno ciò che è antico “is to be revered or feared”. Nel parlare del vampiro, infatti, non si può non tener conto di quanto la sua figura sia presente nella tradizione sin dai tempi più antichi. Partendo dal romanzo di Bram Stoker, creatore del personaggio letterario del vampiro Dracula, in questo testo si analizzano le caratteristiche principali dell’essere vampiro da diverse angolazioni. Il vampiro come malato, il vampiro condannato alla vita eterna, il vampiro e la sessualità repressa, il vampiro come metafora dell’Aids e così via. Dall’analisi del personaggio letterario si passa a quella delle creature cinematografiche, cercando di capire perché il cinema ha subìto sin dai suoi esordi la fascinazione del vampiro, dai capolavori espressionisti a Coppola. Particolare risalto viene dato alle figure femminili (Lucy e Mina) protagoniste dell’opera letteraria e alle loro mutazioni sulla scena cinematografica. Viene ampiamente trattata la simbologia del vampiro, ad esempio la rappresentazione del sangue come metafora di malattia e contagio; inoltre, la simbologia (meno evidente) dell’elemento acqua sia nel romanzo che ne cinema. Elemento strettamente collegato al viaggio, altro motivo portante di Dracula. Un viaggio in cui si imbarcherà anche il lettore, insieme ai personaggi.
L’autrice Francesca Erriu Di Tucci
Nata a Cagliari nel 1972 e laureata in Lingue e letterature straniere con tesi su “Dracula” di Bram Stoker, Francesca Erriu Di Tucci scrive racconti sin da piccola e consegue il suo primo premio letterario al concorso “Lettere al primo amore” Grinzane Cavour; il racconto viene pubblicato in una raccolta edita da Einaudi.
Nel 2007 pubblica il racconto Stella Stellina nella collana Subway-Letteratura edita dall’associazione E-20 di Milano.
Grazie al suo interesse per la musica, nel 2018 partecipa al volume Bowienext di Rita Rocca e Francesco Donadio (Arcana Edizioni).
Con il romanzo Come il giorno e la notte (nato come soggetto cinematografico) vince il Premio Montag per la narrativa 2020; a questa prima pubblicazione segue la raccolta di racconti Farfalle mutanti (Infilaindiana edizioni).
Dal 2018 raccoglie suoi scritti e poesie nel blog Dalla Stella alla Terra e sulla pagina facebook Francesca Erriu Di Tucci WritingPage.
Se il saggio di Francesca vi ha incuriosito, vi consiglio di approfondire qui:
Rispondi