Che cosa vuol dire “cicalare”? Dove usare questa parola?
Vi ho già raccontato che l’ispirazione della rubrica “Pa-ro-le” è nata durante la lettura del romanzo “Il signore delle mosche”. Vi ho parlato anche della nascita dell’idea della storia contenuta in questo libro. Potete trovare tutto qui.
La parola “cicalare”
Qualora stiate pensando di utilizzare la parola “cicalare” in poesia, potrebbe esservi utile sapere che è composta da quattro sillabe e che è una parola piana (l’accento cade sulla penultima sillaba).
La divisione in sillabe sarà questa:
ci-ca-la-re.
L’accento cadrà sulla “a” della sillaba “la”.
Significato di “cicalare”
Il termine “cicalare”, con chiaro richiamo alla parola “cicala”, onomatopeico, viene utilizzato con il significato di parlare a lungo e in modo noioso di cose prive di importanza. Una sorta di chiacchiericcio che entra nell’orecchio di sottofondo, mentre la nostra mente viaggia forse altrove.
Cicalare potrebbe essere utilizzato come sinonimo di “ciangottare”. Vi ricorda qualcosa? 😉

E voi? Conoscevate questa parola? L’avete usata in qualche opera o in qualche contesto? Fatemelo sapere in un commento!
Rispondi