La paura e la felicità – “Il signore delle mosche”, W. Golding
«Dobbiamo parlarne, di questa paura, e stabilire che non è vero niente. Ho paura anch’io, a volte; ma è solo un mucchio di sciocchezze! Come gli orchi. Solo quando avremo chiarito questa faccenda, potremo tornare a occuparci di cose importanti, tipo il fuoco.» Gli sfiorò la mente l’immagine di tre ragazzi che camminavano insieme lungo una spiaggia luminosa. «E a essere felici.»
Da “Il signore delle mosche”, W. Golding
La paura è generata da qualcosa che si crede vero o possibile perché non lo si conosce. Inutile, dunque, nascondere la testa sotto la sabbia. Si rivela necessario, invece, affrontare ciò che ci spaventa, chiarirne la natura e l’origine, per potersi occupare di cose davvero importanti ed essere, finalmente, felici.
La paura è un ostacolo alla felicità, soprattutto quando è alimentata dall’ignoranza e si presenta ossessivamente nelle nostre vite e nei nostri pensieri.
Siete d’accordo con questa visione/descrizione della paura e del suo essere un tremendo ostacolo per la felicità?
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