Fuori ora! – La seconda edizione di “Il Dhampyr” di Chiara Kiki Effe




A volte l’amore, quello eterno, va oltre le regole, il tempo e la morte.

Chiara Kiki Effe

“Fuori ora!” segnala oggi la seconda edizione del celebre romanzo “Il Dhampyr” di Chiara Kiki Effe. Abbiamo già conosciuto l’autrice nella recensione filosofica sul tempo dedicata al suo romanzo “Polvere nel vento”. La trovate qui.

Un tema, quello del tempo, che torna prepotente a far sentire la propria voce anche in “Il Dhampyr”. La nuova edizione è illustrata. Il prezzo dell’ebook è di 0,99 centesimi, del cartaceo 10 euro.


Quarta di copertina di “Il Dhampyr” di Chiara Kiki Effe

1831

Alexander Cavendish, III duca di Devonshire, è un Dhampyr, creato per epurare il mondo dai vampiri che non sottostanno alle regole.

Mentre insegue Jakubas, s’imbatte in Marija. È una sua potenziale avversaria, ma le cose tra loro andranno diversamente.

Quando due nemici giurati sono destinati a stare insieme, non v’è condizione sovrannaturale che tenga: si ameranno. Ma a quale prezzo?

Oggi

Rebecka viene invitata a un esclusivo party a Cannes dalla Cavendish Pictures.

Quando scambia il primo sguardo con Alexander avverte una strana consapevolezza: è certa di sapere tutto di lui e ne rimane ammaliata. Eppure, non sembra solo attrazione quella che prova verso il duca, ma qualcosa che va oltre.


A volte l’amore, quello eterno, va oltre le regole, il tempo e la morte.


Dicono di “Dhampyr”

Perché non dar voce a chi ha letto la prima edizione di “Dhampyr”? Spesso le recensioni consentono di entrare dentro un libro più di tante altre parole.

“La parola d’ordine di questo romanzo è: fascino.
Il protagonista è un Dhampyr, ossia figlio di un vampiro e di una umana. Il fascino è una delle sue principali caratteristiche o arma di seduzione, e il duca Alexander ne ha da vendere.
Il lettore viene stregato dalla storia che viaggia su due binari distinti ma che portano allo stesso punto finale e da due amori, uno profondo e radicato nel tempo e l’altro appena sbocciato, che dilaniano il cuore del protagonista che spera e ama ma che alla fine deve compiere una scelta.
Una bella storia, ben costruita e sviluppata, con quel pizzico di magia e mistero che affascina sempre, con due protagonisti molto interessanti, il tutto unito da una bella scrittura fluida e coinvolgente.”

L’amore è eterno, trascende il tempo e le convinzioni. È affascinante pensarlo, questo concetto, che ci auguriamo sia vero; vale sia per noi poveri mortali, ancor di più se a viverlo sono quelle creature fantastiche destinate a una vita immortale, insopportabile se trascorsa in solitudine.
Ma se aveste la possibilità di riavere indietro una persona amata, quella che vi manca così tanto da non riuscire a dormire, provereste a compiere anche gesti da ritenersi egoisti?
La storia si divide in due spazi temporali, i giorni nostri con l’immagine di Rebecka, poi i ricordi ci trasportano nel diciottesimo secolo, percorriamo la Foresta nera in Germania, nella casa di Marija, dove seguiamo una vicenda che mi ha affascinata e ho visto attraverso le parole dell’autrice.
Un romanzo in cui le scelte hanno un ruolo fondamentale. Il testo è abbastanza breve ma molto accurato, queste pagine sono concentrate in modo da non tralasciare nulla, amerete tutti i personaggi, Alexander vi farà rimanere sulle spine, persino i più diabolici hanno un certo fascino, e infine la conclusione sorprenderà, non vi aspettate che sia prevedibile.”

“Questo romanzo mi ha affascinato dalle prime righe, non tanto per la presenza di Vampiri e Dhampyr, ma per l’alone di mistero e magia della storia. Il Duca Alexander racconta la sua vita alternando ricordi strazianti del passato e avvenimenti del presente; l’autrice gli dà voce avvalendosi di una narrazione fluida e coinvolgente che sorprende e cattura durante la lettura. Il tema del racconto non sono solo le lotte, il sangue, le fughe, gli inseguimenti; leggendo ero concentrata soprattutto sulla potenza dell’amore, quello eterno che vince persino i confini del tempo e dello spazio.
“Le persone entrano ed escono dalla nostra vita. Per un po’ di tempo, loro sono tutto il tuo mondo; sono ogni cosa, e poi un giorno non lo sono più. Non puoi sapere per quanto tempo le avrai vicino. Se due persone devono essere troveranno una strada.”
Quando Alexander ha iniziato a raccontare la sua storia d’amore con Marjia non sono più riuscita a fermarmi, fino all’epilogo. Il finale mi ha sorpreso perché non è affatto prevedibile ma, se ci si pensa bene, è l’unico epilogo possibile per un amore così grande e struggente.”

“Premetto che si tratta di un genere da me molto amato, quando ero ragazzo, e poi abbandonato. Lo riscopro con il romanzo di Chiara ed è un bel riscoprire. La trama è ben costruita e il meccanismo flashback/flashforward è oliato alla perfezione. La cosa che ho più apprezzato, e che certifica la maturità dell’autrice, è la bravura nell’alterare il registro linguistico dei personaggi. I tocchi di arcaismo nella voce di Alexander sono ben dosati, mai stucchevoli.
In un genere che ha espresso tutto e il contrario di tutto, e nel quale anche i big del genere come la Rice hanno finito con lo scriversi addosso, aspettarsi una storia del tutto originale sarebbe stato impossibile e ingiusto verso l’autrice e il libro. Da un romanzo di vampiri non mi aspetto l’unicum, mi aspetto che sia ben scritto e godibile. E questo romanzo lo è. Una lettura piacevole che consiglio senza dubbio a chi ama il genere, ma anche a chi ne è incuriosito e vuole cominciare bene.”



Se il romanzo “Il Dhampyr” di Chiara Kiki Effe vi ha incuriosito, vi suggerisco di approfondire qui:



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